Il primo Concerto di Capodanno della storia non ebbe luogo il primo giorno dell’anno, bensì la sera del 31 dicembre del 1939 per iniziativa del M° Clemens Krauss che decise di dedicare interamente un programma alla figura di Johann Strauss jr. nella splendida sala dorata del Musikverein di Vienna. Alla sua morte, la scelta ricadde sul primo violino dei Wiener Philharmoniker, Willi Boskovsky, che da quel momento diresse per venticinque anni senza interruzione, dirigendo spesso con violino e archetto e instaurando attraverso una personalità estroversa, un rapporto straordinario con l’Orchestra e con il pubblico al quale spesso si rivolgeva. Tradizionalmente, il concerto, viene concluso con l'esecuzione di due brani fuori programma, il primo è An der schönen blauen Donau (Sul Bel Nanubio Blu) di Johann Strauss jr e il secondo è la Radetzky-Marsch di Johann Strauss padre; durante quest'ultimo brano, è prassi consolidata che il pubblico in sala batta le mani, seguendo il tempo scandito dal direttore, assieme all'incalzare dell'orchestra. Il M° Maffeo Scarpis, vuole così mantenere la tradizione del vero Concerto di Capodanno, accompagnando per mano lo spettatore, attraverso divertenti aneddoti e preziosi cenni storici che permettono di godere al meglio di questo straordinario appuntamento.